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Il “carosello” d’autore col brandy di Guttuso

Il “carosello” d’autore col brandy di Guttuso

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Tipologia:  Articolo

Testata:  la Repubblica, ed. Palermo

Data/e:  domenica 4 febbraio 2018

Autore:  Umberto Cantone

Articolo: 

 

Non c’è memoir sulla Roma anni ‘50 dei cenacoli culturali che non riservi almeno un capitolo a Renato Guttuso.

Correvano i tempi in cui, per gli artisti, il sistema delle gallerie era propulsivo quanto quello dei salotti, e al bagherese in prima linea ben si adattava il soprannome di “Sfrenato”, diffuso da riviste d’arte e rotocalchi per famiglie, tra cronache mondane e agguerriti concistori sul primato estetico dei realismi.

Alla popolarità di “Sfrenato” contribuì pure un “carosello” della Incom firmato nel ’57 da Luciano Emmer per reclamizzare un brandy della Fabbri.

L’ormai raro sketch fa parte della serie dei “7 pittori”(assente nel Dvd che raccoglie i cortometraggi d’arte di Emmer curato dalla Cineteca di Bologna) e mostra Guttuso intento a disegnare corpi nudi distesi, emulando così il venerato Picasso filmato al lavoro l’anno prima da Clouzot.

Quel Picasso popolare e autorevolmente engagè la cui sola evocazione —racconta nella sua autobiografia Elsa de’Giorgi — bastava a troncare ogni diatriba pro o contro Togliatti tra l’ortodosso “Sfrenato” e l’eretico “Eliuzzo” Vittorini durante certe infervorate cene con voluttuose portate siciliane che finivano regolarmente ignorate.

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