domenica, 19 Maggio 2024

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La serva padrona – Due intermezzi

La serva padrona – Due intermezzi

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Tipologia:  Spettacolo

Di:  Giovanni Battista Pergolesi

Regia:  Umberto Cantone

Location:  Teatro Bellini, Palermo

Data/e:  26 ottobre - 7 novembre 2004

Produzione:  Fondazione Teatro Massimo, Palermo

Cast:  Simone Alaimo, Enzo Capuano, Corrado Cappitta, Daria Masiero, Elena Rossi, Daniela Schillaci, Filippo Luna

Costumi:  Agostino Di Trapani

Scene:  Agostino Di Trapani

Note: 

Libretto di Gennaro Antonio Federico

Direttore d’orchestra: Federico Amendola

Orchestra della Fondazione Teatro Massimo

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L’ARGOMENTO:

Intermezzo I 

Furibondo, Uberto salta fuori dalla propria camera da letto: la domestica Serpina, che si rifiuta di prendere ordini da lui, inadempiente ai suoi doveri non gli ha portato la cioccolata.

Uberto è tanto più deluso del suo rapporto con Serpina poiché, come protettore, ha iniziato a prendersene cura quand’era ancora adolescente, e adesso lei si comporta in maniera ingrata e insolente.

Decide allora di migliorare l’atmosfera che si respira in casa prendendo moglie e ordina a Vespone di uscire a cercargli una sposa. Ma Serpina insiste perché piuttosto sposi lei, e giura che chiuderà a chiave le porte per impedirgli di andare a cercar moglie.

 

Intermezzo II

Serpina ottiene l’aiuto di Vespone, che in passato ha spesso maltrattato, perché l’aiuti a sposare Uberto. In cambio gli promette di mantenerlo al suo servizio e di garantirgli un futuro nella sua casa quando ne diventerà la padrona.

Per accendere la gelosia di Uberto fa travestire Vespone da Capitan Tempesta, con un carattere, tiene a precisare, che rispecchi il suo nome. I veri sentimenti di Uberto diventano sempre più difficili da reprimere, via via che il carattere impetuoso del Capitano risveglia in lui gelosia e pietà nei confronti di Serpina.

Piuttosto che pagare l’enorme dote richiesta da Tempesta, Uberto acconsente a sposarla egli stesso. I servi rivelano allora l’inganno, ma Uberto non rimane offeso a lungo, ammette di amare Serpina e di avere ottenuto ciò che desiderava da tempo.

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