sabato, 14 Settembre 2024

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Il volto (Ansiktet, 1958) di Ingmar Bergman – Cineromanzo in “Cinefotoromanzo”, anno IV, n.6, giugno 1961

Il volto (Ansiktet, 1958) di Ingmar Bergman – Cineromanzo in “Cinefotoromanzo”, anno IV, n.6, giugno 1961

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Tipologia:  Cineromanzo a fumetti

Film di riferimento:  Il volto (Ansiktet, Svezia 1958) di Ingmar Bergman. Sceneggiatura di Ingmar Bergman. Fotografia di Gunnar Fischer. Musica di Erik Nordgren. Con Max Von Sydow, Ingrid Thulin, Ake Fridell, Naima Wifstrand, Lars Ekborg, Gunnar Bjornstrand, Erland Josephson, Gertrud Fridh, Toivo Pawlo, Ulla Sjoblom, Bengt Ekerot, Sif Ruud, Bibi Andersson, Birgitta Pettesson, Oscar Ljung, Axel Duberg

Editore:  Edizioni La Torraccia, Rivista "Cinefotoromanzo", anno IV, n.6

Origine:  Roma

Anno:  1961 (giugno)

Caratteristiche:  Fascicolo spillato con in copertina disegno di "Sbragia" ispirato al film

Edizione:  Prima

Pagine:  32

Dimensioni:  cm. 30 x 21

Note: 

Prima e unica edizione del cineromanzo a fumetti dal film Il volto (Ansiktet1958) di Ingmar Bergman, pubblicato nel numero 6  (anno IV, giugno 1961) della rivista Cinefotoromanzo della Casa Editrice La Torraccia di Roma, diretta da Edoardo Rovelli. In copertina campeggia un disegno a colori raffigurante due degli interpreti del film, Lars Ekborg e Bibi Andersson.

 

TRAMA

Prima metà dell’Ottocento. Una compagnia di girovaghi, guidati dall’illusionista “dottor” Vogler, sono diretti in città con la loro carrozza. Nella compagnia di Vogler, seguace del mesmerismo, c’è la moglie Manda, travestita da ragazzo con il nome di Aman, l’anziana nonna e Tubal, mentre alla guida c’è il giovane Simons. Vogler scende dalla carrozza per soccorrere un alcolizzato, che a causa del suo vizio ha dovuto interrompere la carriera di attore.
Alla dogana la compagnia viene fermata e accompagnata a un palazzo per ordine della polizia. Al palazzo si trovano il console Egerman con la moglie Ottilia, che si definiscono amanti della magia, e il dottor Vergerus, un medico di Stato scientista e positivista.
Vergerus inizia ad interrogare Vogler. Tubal risponde per lui, informando i presenti che l’illusionista è muto. Vergerus accusa Vogler di curare i malati con il magnetismo utilizzando così le discusse teorie di Mésmer. Poi prova a sondare la bocca dell’illusionista per verificare la causa del suo mutismo e lo sfida a sperimentare su di lui i suoi poteri magici. Ma non succede nulla.

 Intanto il capo della polizia dà l’autorizzazione alla compagnia di mettere in scena uno spettacolo, a patto che venga fatta il mattino dopo una dimostrazione preliminare. Gli ospiti vengono intanto invitati a cena nella cucina con la servitù.

Il console Egerman e il medico fanno una scommessa. Il vincitore sarà colui che riuscirà a dimostrare che esistono delle forze soprannaturali.

Tubal nel frattempo offre alle due giovani serve, Sara e Sanna, e alla cuoca Sofia un filtro d’amore:  Sofia, senza bisogno di alcun filtro, gli dà appuntamento mentre Sara, corteggiata da Simson, fa l’amore con lui in lavanderia. L’altra ragazza intanto rimane sola e viene consolata dalla nonna, che le canta una canzone d’amore per farla addormentare.

Mentre si ode l’inizio di un temporale, Vogler e sua moglie preparano la lanterna magica. Arriva la moglie del console, che confida la propria pena per la recente morte della figlia, e chiede perdono all’illusionista per le umiliazioni inflitte. Poi lo invita in camera sua, confidandogli di non dormire più col marito. Vogler ha un colloquio con il povero attore alcolizzato, il quale alla fine del dialogo crolla esanime e viene deposto in una cassa.

Nel frattempo, Vergerus scopre Manda senza travestimento e le offre ospitalità ma senza il marito. Vogler arriva e percuote il medico.

Più tardi, a letto con la moglie, Vogler confessa il proprio odio verso gli atteggiamenti delle persone del palazzo, ma anche la propria impotenza di fronte a loro. Il console Egerman va dalla moglie che lo scambia per Vogler, svelando così inavvertitamente l’attrazione che prova nei riguardi dell’ospite. L’uomo la percuote, poi le chiede perdono.

Il mattino dopo si svolge la prova dello spettacolo davanti al capo della polizia, al medico e agli altri: viene scoperto il trucco della levitazione, ma poi la moglie del capo della polizia è ipnotizzata e dice cose molto spiacevoli nei confronti del marito.

Viene poi legato con una catena immaginaria il servo Antonsson che, al termine dell’esperimento, atterra Vogler con tale violenza da far credere a tutti di averlo ucciso. Il capo della polizia diffida chiunque dal mettere in dubbio la versione dell’incidente.

Vogler viene portato in soffitta in attesa dell’autopsia, ma poi si rivela vivo alla moglie chiedendole di serrare la porta della soffitta dopo che Vergerus sarà entrato. Così accade e Vergerus, rimasto solo con quello che crede essere un cadavere, si spaventa a morte perché vede un occhio che spunta da un calamaio, uno specchio che gli riflette un volto prima di infrangersi e una mano che si muove da sola. Si accorge della porta chiusa e gli cadono gli occhiali, che qualcuno pesta frantumandoli. I nervi gli stanno completamente per cedere quando interviene Manda che prega il marito di non infierire oltre.

Vergerus capisce di essere stato umiliato: il cadavere che stava per sezionare non è di Vogler ma del povero attore alcolizzato.  Vogler sembra aver trionfato, ma alla fine si umilia chiedendo a Vergerus del denaro per sé e per la compagnia. E così è Vergerus a vantarsi di aver vinto la scommessa.

Vengono preparati i bagagli ma Tubal decide di rimanere con la cuoca Sofia, mentre Sara si aggrega a Simson e ai girovaghi. La nonna offre seimila monete guadagnate vendendo filtri d’amore.
Al momento della partenza arriva la polizia, non con l’intenzione di arrestarli, ma di invitarli a tenere uno spettacolo per il re. Vogler assume l’ atteggiamento dignitoso e altero del giorno prima e la comitiva si dirige allegra verso il palazzo reale.

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