lunedì, 16 Settembre 2024

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Chaplin. La vita e l’arte – Prima edizione italiana

Chaplin. La vita e l’arte – Prima edizione italiana

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Autore:  David Robinson

Tipologia:  Biografia

Film di riferimento:  Charles Chaplin

Editore:  Marsilio, Collana "Cinema"

Origine:  Venezia

Anno:  1987 (ottobre)

Caratteristiche:  Legatura in tela verde con titoli al dorso in bianco e grigio, sopraccoperta con illustrazioni fotografiche in bianco e nero ai piatti e al dorso (scene de "Il monello" ) con titoli in verde e in bianco. Con all'interno 143 illustrazioni fotografiche in bianco e nero in tavole fuori testo

Edizione:  Prima italiana

Pagine:  870

Dimensioni:  cm. 21,3 x 16

Note: 

Prima edizione italiana di Chaplin: His Life and Art di David Robinson, pubblicata da Marsilio nell’ottobre del 1987 per la collana Cinema diretta da Lino Micciché e Giorgio Tinazzi. La traduzione è di Daniela Fink. L’edizione originale è stata edita nel 1985 dalla londinese Collins.

Il volume è corredato da 143 illustrazioni fotografiche in bianco e nero fuori testo (materiale iconografico proveniente dagli archivi Chaplin). In appendice alla biografia è presente una Cronologia chapliniana, documenti sulla Tournée della compagnia The Eight Lancashire Lads (1898-1900), di Sherlock Holmes (1903-1906) e del Casey’s Court Circus (1906-1907), tre sceneggiature Keystone, la Filmografia, alcuni piani di lavorazione e proporzione, note su Chaplin, Epstein e il Circle Theatre L’ FBI contro Chaplin, un «Chi è?» chapliniano e una Bibliografia a cura di Stefania Parigi.

L’inglese David Robinson (classe 1930), critico e storico del cinema, si è occupato soprattutto della preistoria della settima arte, della commedia cinematografica e dei cineasti dell’Est europeo.E’ considerato un’autorità nel campo del music hall inglese. La sua biografia di Chaplin è ritenuta la migliore mai scritta.    

Sinossi: 

« Un’infanzia di miseria e di solitudine, di fame e di follia che sembra uscita dalla  penna di Dickens, una celebrità fulminea raggiunta a soli 26 anni, una serie di opere memorabili, storie d’amore con donne splendide, da Pola Negri a Paulette Goddard, a Oona O’Neill, un personaggio descritto alternativamente come vanitoso e modesto, generoso e meschino, cinico e gentile, timido ed esibizionista: la vita di Chaplin è già di per sé un mito e forse anche il più avvincente e drammatico dei suoi film. Era quindi inevitabile che su di lui fiorissero leggende e si moltiplicassero biografie non autorizzate. L’autobiografia di Chaplin, uscita nel 1964 quando aveva già settantacinque anni, contribuì a ripristinare molte verità sulla sua vita anche se lasciava quasi totalmente in ombra l’opera. Alla sua morte, nel 1977, Chaplin lasciava tuttavia un’impressionante massa di appunti e documenti relativi alle sue creazioni artistiche ed è su questo materiale che si è concentrata l’attenzione di David Robinson, l’unico studioso che abbia avuto accesso agli archivi personali di Chaplin. Lavorando sul materiale d’archivio, su documenti inediti, su altre fonti rappresentate da vecchi quotidiani londinesi e riviste di teatro, sui ricordi di coloro che lo conobbero, Robinson ha potuto così ricostruire quella che oggi può essere considerata la biografia definitiva di Chaplin. Un’opera che ci restituisce, in modi vivaci ma storicamente rigorosi, i diversi modi in cui egli visse (dalla Londra vittoriana ai music hall edoardiani, attraverso la nascita e il declino della Hollywood delle origini e l’incubo del maccartismo del secondo dopoguerra, fino al ritiro svizzero degli ultimi anni) e il segreto della sua arte (il lungo, faticoso procedimento di definire gli intrecci, le situazioni, le gag; la scelta dei collaboratori e rapporti con la troupe; le infinite prove, ripetizioni, eliminazioni, revisioni; i mesi di lavoro alla moviola fino a quando il prodotto finito non mostrava più alcun segno della faticosa elaborazione). Le vaste appendici che corredano il volume danno un ulteriore contributo di informazioni per lo studioso: dalla puntigliosa cronologia alle prime esperienze teatrali, dalle prime sceneggiature e produzioni alla Keystone alla filmografia completa delle sue opere fino alla esauriente bibliografia appositamente rivista per l’edizione italiana e alle illustrazioni che corredano il libro, per la maggior parte inedite, provenienti dagli Archivi Chaplin e dalla collezione personale di Robinson che per questa opera ha ricevuto, nel 1986, il premio Roger Mitchell. » (Nota editoriale presente ai rivolti di questa edizione)

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